domenica 27 luglio 2008

Ferrero non cede e lancia la gestione unitaria

"Svolta a sinistra, concorrenziali a Pd e gestione unitaria del partito". Fausto Bertinotti ha provato a riaprire il dialogo per una mozione unitaria, ma Paolo Ferrero non cede. Nel suo intervento al settimo congresso del partito l'ex ministro alla solidarieta' sociale ha piantao i paletti della sua linea politica. "Si esce dalla sconfitta delle politiche con l'autocritica, ma anche con la svolta a sinistra. Abbiamo sbagliato a stare nel Governo Prodi. Non ci sono piu' le condizioni per governare con il Pd e quindi noi siamo autonomi e concorrenziali con il partito di Veltroni." Rifondazione deve ripartire dalla rottura tra la sinistra e la societa', riaprendo un "limpido conflitto di classe. Per questo Ferrero invita a non dividersi per il referendum sul Lodo Alfano ma, anzi, di proporne altre sulla Legge 30 (flessibilita' sul lavoro) e sulla rappresentanza sindacale". "Possiamo contrastare le leggi della destra - ha aggiunto ancora Ferrero - con altri strumenti". Il candidato alla segreteria ha giudicato il congresso attuale "difficile e diviso". "Dobbiamo trovare l'accordo sulle cose che tengono insieme la comunita'. Il partito deve uscire con una linea politica chiara ma - ha concluso Ferrero - in ogni caso dobbiamo dare vita ad una gestione unitaria del partito, qualsiasi linea prevalga". La fine del discorso del candidato segretario e' stata accolta con un lungo applauso della platea. Molti si sono anche alzati in piedi intonando per alcuni minuti 'Bandiera rossa' e 'Bella ciao'.


Camillo

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