domenica 29 novembre 2009

SINISTRA: PRC, VIA LIBERA A FEDERAZIONE STOP STAGIONE SCISSIONI

(AGI) - Roma, 29 nov. - Il Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista ha dato il via libera alla Federazione della sinistra. "Parte il percorso di cui il Prc si rende promotore insieme ad alte forze e personalita'", ha spiegato il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, che ha aggiunto: "Si tratta di farla finita una volta per tutte con l'ultra decennale stagione delle scissioni, che hanno minato la credibilita' delle forze politiche presso il nostro popolo, per ricominciare a unire la sinistra su una chiara base di alternativa alla destra e per dare una risposta alla crisi dalla parte dei lavoratori, degli strati e dei soggetti sociali piu' deboli e esposti agli effetti delle politiche liberiste. Per questo proponiamo, come primo impegno della Federazione, una grande campagna referendaria contro la precarieta', sull'acqua bene come e contro il nucleare". Il Cpn del Prc, ha approvato a largissima maggioranza (con 102 voti favorevoli, 7 voti al documento alternativo Bellotti, 11 al documento Pegolo, 13 asetenuti) l'ordine del giorno conclusivo proposto dalla segretera nazionale. Il Prc aderisce cosi' al percorso di costruzione della Federazione della Sinistra, che prendera' il via dall'assemblea convocata per sabato 5 dicembre alle 9,30 presso teatro Brancaccio di Roma. Il percorso federativo vede la partecipazione a titolo collettivo di Prc, Pdci, Socialismo 2000, associazione "Lavoro e solidarieta'"; nonche' quella a titolo individuale di personalita' indipendenti del mondo della politica, della cultura, del sindacato, dell'associazionismo, dei movimenti.

sabato 28 novembre 2009

TONINO PERNA è il candidato della federazione della sinistra d'alternativa alle primarie del centrosinistra alle regionali in Calabria!!

Muove i primi passi la Federazione della sinistra nella provincia di Reggio. Ieri pomeriggio, in un gremito auditorium del centro civico di Ravagnese, il soggetto politico composto da Comunisti Italiani, Rifondazione comunista, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà ha dato vita alla
sua prima iniziativa pubblica. È stata un’assemblea provinciale animata da dirigenti di partito, m
militanti ed esponenti della società civile come l’intellettuale Pasquino Crupi e la “Rete no ponte".
La federazione– che si pone l’obiettivo di dare spazio politico reale alla sinistra, muovendosi nella società e nelle istituzioni – individua come sue caratteristiche fondamentali un anticapitalismo rinnovato e radicato sul territorio attraverso battaglie quali il “No ponte” o la difesa dei
beni comuni, così un’autonomia politico-culturale dal Pd e dal Centrosinistra che non vuole isolarla, ma contrassegnare la sua attenzione a temi quali lavoro,questione meridionale, legalità,
antixenofobia,laicità e diritti civili.E intanto si dà appuntamento al 5 dicembre a Roma proseguendo così il suo percorso costituente graduale e dal basso dove – al “simbolico”
teatro romano “Brancaccio”, sede della prima iniziativa del Prc dopo
la occhettiana “Svolta della Bolognina” – si celebrerà la prima assemblea nazionale della formazione di sinistra. A Ravagnese c’era anche il professor Tonino Perna –candidato della federazione alle primarie del centrosinistra – che ha sottolineato la necessità di «una sinistra
del ventunesimo secolo, rinnovatae radicale»

Manifestazione "Voltiamo Pagina", si parla di 40mila presenze!

A Cosenza sfilano 40mila calabresi LINK

In 40 mila si sono riversati questa mattina da tutta la regione per la manifestazione della Cgil a Cosenza. Il lungo corteo giunge a piazza Zumbini fino alla fine di corso Mazzini, nei pressi della fontana di Giugno dove i dirigenti del sindacato tengono il comizio finale. Sono presenti il segretario provinciale di Cosenza, Giovanni Donato, il segretario regionale Sergio Genco e Fulvio Fiammoni della Cgil nazionale. “È una grande manifestazione di popolo che evidenzia la crisi che c'è in Calabria - ha affermato Giovanni Donato - abbiamo voluto portare i volti e le facce delle persone in piazza perché per noi la crisi non è finita, anzi in Calabria avrà ripercussioni in tutto il 2010. La crisi è finita per le banche, gli speculatori e altri soggetti ma non per i lavoratori, i pensionati e i cittadini. Per questo occorre una svolta della politica radicale”.


In migliaia a Corteo CGIL Cosenza, "Voltiamo Pagina" LINK

Cosenza, 28 nov - Migliaia di persone stanno partecipando a Cosenza alla manifestazione regionale "In lotta con la Calabria che non si rassegna" organizzata dalla Cgil per richiamare l'attenzione sulle difficolta' di licenziati, cassintegrati, precari, disoccupati, immigrati, pensionati, famiglie, giovani, studenti. Il concentramento dei partecipanti e' scattato alle 9 in piazza Zumbini, da dove un corteo s'e' mosso percorrendo le principali arterie cittadine per giungere nelle vicinanze di Palazzo dei Bruzi, sede del Comune, dove e' stato allestito un enorme palco sul quale si stanno alternando gli interventi di vari esponenenti sindacali, tra cui Fulvio Fammoni, della segreteria nazionale della Cgil. Previsti pure gli interventi dl segretario provinciale della Cgil, Giovanni Donato e di quello regionale, Sergio Genco. Gli esponenti della Cgil chiedono al Governo di voltare pagina e di attivare nuove politiche per il Sud. La manifestazione cosentina si sta svolgendo in contemporanea ad altre iniziative simili organizzate in sei citta' del Mezzogiorno. (AGI) Ros/Cli


venerdì 27 novembre 2009

Luzzi non dimentica! Luzzi è antifascista"

Risponde Ferrero. Linea diretta col Segretario



Quante volte ci è capitato di sentirci dire: “ma ci siete ancora?”, ciò è dovuto, non solo forse, ma grandemente al sistematico oscuramento dei mass media nei nostri confronti e richiede una risposta all’altezza del problema, questa iniziativa, non da sola ovviamente, può aiutarci ad uscire dall’oscuramento.

Attraverso la campagna “Risponde Ferrero”: ogni settimana sul più venduto quotidiano la Repubblica, sul più venduto settimanale L’espresso, sul più visitato sito internet la Repubblica.it viene suggerita una domanda, sulla quale si esprimeranno, interverranno, i navigatori della rete internet con i quali interloquirà il Segretario, sul sito del partito alla pagina dedicata “Risponde Ferrero”, che sarà cliccabile su www.rifondazione.it/rf .

“Risponde Ferrero” servirà a dare visibilità al PRC verso l’esterno, poiché ci si aspetta un positivo riscontro da parte dei lettori delle testate coinvolte.

Un modo, autofinanziato, per rivolgerci a quel mondo di persone a cui non riusciamo ad arrivare, né con nostri mezzi, né tanto meno, attraverso il sistema dell’informazione sia dei giornali che delle televisioni.

“Risponde Ferrero” avrà anche una precisa funzione di comunicazione “interna”, che coinvolgerà gli iscritti e le iscritte al partito.

“Risponde Ferrero” avrà una funzione di sollecitazione e di moltiplicatore delle nostre tematiche da parte di siti e blog vicini al PRC. A questi verranno inviati di settimana in settimana i materiali da mettere nelle loro home page.

“Risponde Ferrero” avrà uno spazio settimanale sul nostro quotidiano Liberazione.

“Risponde Ferrero” oltre ai suoi specifici compiti di allargamento della partecipazione rivolto ai militanti, ai simpatizzanti, ai lettori rappresenterà un laboratorio di comunicazione.

“Risponde Ferrero” vuole essere un metodo per creare convergenza, stimolare il dibattito, spingere alla militanza, fornire contenuti, fornire argomenti di dibattito e di battaglia politica, lungo tutta la filiera del radicamento del partito, al centro alla periferia e viceversa.

LA POLIZIA PICCHIA GLI OPERAI ALCOA! IL VIDEO!

giovedì 26 novembre 2009

Solidarietà ai lavoratori Alcoa!!!!

Il Circolo Prc di Luzzi (Federazione della Sinistra di Alternativa) eprime la massima solidarietà ai dipendenti dell'alcoa di sardegna e veneto...che stamattina hanno protestato davanti al ministero dello sviluppo economico a Roma!!! Siamo vicini ai lavoratori che rischiano di perdere in questi giorni il proprio posto di lavoro....e alle singole famiglie di ognuno di loro...affinchè non subiscano questo ennesimo tentativo di scippo da parte del governo berlusconi!!! respingiamo anche i tentativi di soffocare le proteste...da parte della polizia....che con manganellate e cariche assurde...oggi ha ferito manifestanti inermi,che protestavano solo per la difesa del proprio posto di lavoro!!! VERGOGNA!!!

martedì 24 novembre 2009

Il circolo aderisce alla manifestazione del 28 novembre



LA CGIL IN LOTTA CON LA CALABRIA CHE NON SI RASSEGNA

E’ un’analisi a 360 gradi dei bisogni della Calabria quella che la Cgil propone all’attenzione del Governo centrale attraverso la manifestazione regionale che si svolgerà a Cosenza il prossimo 28 novembre. In sei punti cruciali si sintetizza la richiesta sulla necessità di fare uscire la realtà calabrese dalle serie problematiche che ne attanagliano lo sviluppo, per giungere a un tavolo nazionale che ponga delle precise priorità di intervento. Mentre l’esecutivo berlusconiano nega la crisi e presenta una Finanziaria 2010 inadeguata, andando così a penalizzare ulteriormente le aree depresse del Mezzogiorno, i numeri che riguardano la crescita territoriale cadono a picco su tutti i fronti: negli ultimi quindici anni ogni lavoratore dipendente ha lasciato al fisco 6.738 euro cumulati. Nel 2007, rispetto al salario netto medio mensile, rilevato da un’indagine dell’IRES-CGIL, un lavoratore del Sud ha guadagnato il 13,4% in meno. In particolare in Calabria, si registra una diminuzione di 27mila occupati nel rapporto tra II° trimestre 2008-2009, oltre che 35mila posti di lavoro a rischio entro l’anno, il 26% di manodopera irregolare ed il 12,6% di disoccupazione. E’ dunque sempre più urgente l’esigenza di dare una sferzata allo stato delle cose. Il rilancio, secondo i punti principali individuati dalla Cgil, passa quindi, in cima alla scala delle priorità, dalla riqualificazione e dalla bonifica di un territorio martoriato dal dissesto idrogeologico da contrastare con un’azione politica attenta e mirata. La Calabria necessita inoltre di un piano strutturale per il lavoro, che per troppi giovani e donne rimane tutt’oggi un diritto negato. Al Governo si chiede un investimento strutturale per sostenere la Regione e le istituzioni locali nell’azione di stabilizzazione definitiva dei lavoratori LSU LPU rimasti nel bacino. Così come si avanzano proposte di tutela per gli stessi diritti negati di migliaia di immigrati extracomunitari e comunitari che vivono in Calabria. Va affermata una rete di servizi per promuovere un quadro nazionale di politiche attive del lavoro e di sostegno alla permanenza nel mercato. S’impone in questa direzione una riforma organica degli ammortizzatori sociali per affrontare le problematiche poste dalle zone del lavoro precario, del lavoro irregolare ed i lavori marginali che trovano specifica diffusione in Calabria. Il terzo punto sul quale la mobilitazione del 28 vuole porre l’accento, è relativo alle infrastrutture quali l’autostrada, le superstrade, la portualità, l’aeroportualità, la rete ferroviaria, l’alta capacità e via discorrendo. Al Governo viene chiesto di assicurare le risorse essenziali per definire un piano urgente di costruzione, ammodernamento e riqualificazione delle reti idriche. La drammatica emergenza ambientale riconducibile all’allarme circa la presenza delle “navi dei veleni” ha inferto un colpo durissimo alla già provata industria turistica. L’attivazione di un tavolo nazionale sul turismo calabrese, in tal senso, è fondamentale. Il quarto argomento che sarà privilegiato nella manifestazione regionale riguarda le politiche socio-sanitarie, per poi arrivare alle Università e al diritto allo studio, fino alla legalità ed alla sicurezza.

E’ forte la necessità di una svolta radicale: per il rilancio dell’economia, per il lavoro, per i diritti e per la tutela del reddito, la Cgil avvia un percorso sulla drammatica economia della nostra regione, rivendicando di affrontare in maniera operativa le criticità della Calabria.

mercoledì 18 novembre 2009

TRAGEDIA SUL LAVORO

Abbiamo appena appreso la notizia della tragica morte di un nostro caro concittadino Francesco Belcastro, a causa di un incidente sul lavoro; l'ennesima vittima senza nome di una tragedia che quotidianamente dilania il nostro Paese, ma di cui nessuno parla. Milletrecentovenotto morti ogni anno.. è la media dei caduti sul lavoro; sono cifre da guerra. Ma questa non è una guerra per il petrolio... è una guerra combattuta giorno per giorno da gente costretta a lavorare per pochi soldi, senza difese, senza tutele. Le morti sui luoghi di lavoro non sono incidenti. dipendono dall' avidità di chi rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza e dal disprezzo per la vita. La vita degli operai, naturalmente, degli edili, dei braccianti, la vita precaria di chi per tirare avanti è magari costretto a lavorare otto, dieci ore di seguito su di una impalcatura, senza protezioni di sorta, o di chi deve manovrare macchinari con i sistemi di sicurezza disattivati, per aumentare la produttività. e dipendono dall' incapacità o connivenza di chi dovrebbe approvare leggi più stringenti e farle rispettare: lo Stato. Intorno a questi numeri da ecatombe tutto tace......sarebbe ora di risvegliare una vera e propria coscienza sociale......ma a quanto vedo le persone sono troppo materialiste per capire queste cose. Con questo non voglio fare una questione politica, perchè la tragedia che ha sconvolto una famiglia e un'intera comunità ora viene prima di tutto!!! ma quanta gente onesta dovrà morire prima che qualcuno prenda provvedimenti??? Ciao Fofò!!!

Pietro Ciardullo e Camillo Borchetta

lunedì 16 novembre 2009

Acqua, Prc Cosenza: "comitato di lotta contro la privatizzazione"

Il Partito di Rifondazione Comunista a Cosenza intende protestare contro la privatizzazione dell'acqua

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/cosenza_acqua_prc_comitato_lotta_privatizzazione_broccolo_angelo_senato_regioni_5542.html

Acqua, Prc Cosenza: "comitato di lotta  contro la privatizzazione" 16/11/2009 La federazione provinciale di Cosenza del Prc, «manifesta tutta la disponibilità alla costituzione di un comitato di lotta» contro la privatizzazione dell’acqua. A sostenerlo è il segretario provinciale del Prc, Angelo Broccolo (in foto): «Il Senato – ha aggiunto – con il DL 135/09, ha approvato a maggioranza la proposta di privatizzazione dell’acqua. In altri termini se approvato, per usufruire di un bene essenziale per l'umanità sarà indispensabile pagare al privato di turno; Regioni e comuni saranno soppiantati come enti da una qualsiasi società privata che tratterà alla stregua di una qualsiasi merce l’acqua, stabilendo prezzi e tariffe».
«L'assenza delle forze della sinistra dal Parlamento – ha sostenuto Broccolo – ha determinato un assordante silenzio,in alcuni casi francamente compiacente anche da parte di settori moderati del Pd. Contro questa assurda e perniciosa scelta che confligge con gli interessi comuni dell’umanità dobbiamo mobilitarci senza risparmio di energie».
«La federazione provinciale del Prc – ha concluso Broccolo – manifesta tutta la disponibilità alla costituzione di un comitato di lotta che parta dal basso, ed in collegamneto con le altre realtà italiane, generi un movimento di lotta e di opinione largo che attraverso la partecipazione democratica determini le condizioni e le modalità più efficaci di protesta».


martedì 10 novembre 2009

No al Ponte, alla manifestazione di dicembre anche il Prc

Anche rifondazione comunista parteciperà all'iniziativa per bloccare la posa della "prima pietra"

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/reggio_ponte_prc_villa_.html

No al Ponte, alla manifestazione di dicembre anche il Prc 10/11/2009 Il Prc aderisce alla manifestazione nazionale, indetta dalla rete No Ponte, che si terrà a Villa San Giovanni il prossimo 19 dicembre contro il tentativo del governo Berlusconi di apporre la «prima pietra» del ponte sullo Stretto». Lo afferma Maria Campese, responsabile del dipartimento teritorio ambiente nella segreteria nazionale del prc. «Rifondazione comunista – si legge in una nota stampa – aderisce perchè lo spreco di risorse stanziate per un’opera inutile come il Ponte appare come uno schiaffo ai territori devastati. Ricordiamo quanto avvenuto recentemente nel messinese, a Giampilieri e a Scaletta Zanclea, quando le forti precipitazioni hanno causato devastazioni e morti che si sarebbero potuti evitare se solo si fosse dato ascolto a chi da anni lancia l’allarme riguardo al rischio idrogeologico. Ed è di queste ore la notizia che sempre al Sud, a Ischia, una frana ha causato ancora una volta lutti e distruzione. Rifondazione comunista aderisce perchè quest’opera inutile provocherebbe un devastante impatto sul territorio. Il ponte, tra l’altro, verrebbe costruito a cavallo di una faglia sismica. In passato vi sono stati diversi eventi sismici in questa zona della Sicilia, tutti legati allo scontro fra le due zolle sismiche, quella dell’Europa, e quella dell’Africa. Il ponte potrebbe essere distrutto proprio dai movimenti delle due zolle. Cifre così importanti andrebbero convogliate invece sulle vere emergenze e priorità del Paese come il dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza degli edifici pubblici ed in particolare di quelli scolastici, la mobilità e la pulizia del mare e delle coste dai veleni occultati dalle organizzazioni criminali. Riteniamo la messa in sicurezza del territorio una delle priorità di questo paese, la vera grande opera pubblica verso cui indirizzare risorse, competenze, progetti, investimenti».

sabato 7 novembre 2009

Ponte sullo Stretto - Tripodi: "Cipe svela bluff governo: nessun investitore privato, solo soldi pubblici"

“Scippano soldi pubblici a cose serie (infrastrutture urgenti, tutela del territorio e difesa del suolo) per destinarli all’inutile e dannoso Ponte sullo Stretto. Il Cipe, che conferma la mancanza di investitori privati, e quindi il bluff del governo, certifica una scelleratezza degna del peggior progetto ambientale della storia repubblicana, un vero monumento di regime”. Così Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del PdCI, commenta il via libera dato oggi dal Cipe alla fase di progettazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

giovedì 5 novembre 2009

Nave dei veleni, Commodari (PRC): «la verità e non depistaggi»

Il componente del comitato politico nazionale del Prc, Pino Commodari parla dei «Troppi interrogativi emersi dopo la rassicurante conferenza stampa del ministro Prestigiacomo e del procuratore nazionale antimafia Grasso»

Nave dei veleni, Commodari: «la verità e non depistaggi» 05/11/2009 «Dopo la ribellione del popolo calabrese che si è manifestata ad Amantea per dire basta ai veleni sparsi per la Calabria puntualmente si è ripresentata l'azione di depistaggio». Lo afferma in una nota il componente del comitato politico nazionale del Prc, Pino Commodari. «Non può essere definita diversamente – aggiunge – l'azione messa in atto da un serie di soggetti, i cosiddetti 'corpi dello Stato e delle istituzionì: Ministro, Marina Militare, e pezzi della politica calabrese di centrodestra. Corpi dello Stato e soggetti istituzionali che, come hanno documentato autorevoli quotidiani regionali e nazionali, sapevano già molti anni prima cosa si trovava nel mare di Cetraro e che hanno taciuto. La Ministra all’Ambiente Prestigiacomo, dopo i rilievi effettuati dalla nave Mare Oceano, ha immediatamente escluso che si trattava della nave 'Cunsky' e di conseguenza che non vi era alcun pericolo per le popolazione, mentre il centrodestra calabrese si è apprestato ad emettere sentenza di condanna, naturalmente senza difesa e senza alcun appello, nei confronti di coloro che erano stati protagonisti del reato di procurato allarme, senza però la presenza di un reale pericolo».
«Troppi interrogativi – prosegue Commodari – sono emersi dopo la rassicurante conferenza stampa della Ministra e del Procuratore Nazionale Antimafia, troppi elementi non coincidono tra loro. Primo: Le dichiarazione secretate del Pm Greco smentiscono le verità della Prestigiacomo e della nave Mare Oceano. Per intenderci le navi sono tre, anzi quattro, quando non c'è ne doveva essere alcuna. Secondo: La dichiarazione della Ministra, che certificava che la nave a largo di Cetraro non era la Cunsky, è stata rilasciata prima che il Rov della Geolab di Mare Oceano si immergesse nella acque. Terzo: Le stesse immagini realizzate sul relitto dalla Geolab di Mare Oceano non sono sovrapponibili a quelle consegnate alla Procura di Paola dalla Copernaut. I fondali si mostrano diversi, gli scenari divergono sostanzialmente fra loro, le caratteristiche del relitto significativamente discordanti. Quarto: Le misurazioni realizzate dalla Geolab non sono assolutamente equiparabili con quelle fornite dalla Copernaut: la nave misurata da Geolab è lunga 95 metri, larga dodici e con murate alte sei metri; quella della Copernaut è lunga 120 metri, larga 20 e con murate alte 12 metri. Il relitto 'fotografatò dal sonar di Geolab è adagiato perfettamente sul fondale; quello della Copernaut presenta una inclinazione di circa 45 gradi. Quinto: in trentasette minuti di filmato, girato dal Rov della Copernaut, attorno al relitto non si nota neanche un accenno di vegetazione perchè, come assicurano tre oceanografi, sarebbe impossibile il contrario a circa cinquecento metri di profondità». «Oltre ai tentativi di depistaggio – evidenzia ancora Commodari – compaiono in questa vicenda personaggi come l’avvocato Mills, Giorgio Comerio. Un uomo che ha goduto di molte coperture internazionali. Il faccendiere al centro delle trame dell’omicidio di Ilaria Alpi. Uomo che ha conosciuto l’avvocato Mills, quando questi è entrato in affari nel tentativo di realizzare il sistema che conficcava negli oceani le scorie radioattive, Attanasio, armatore napoletano di 56 anni proprietario della Nave Mare Oceano, Mario Scaramella. E poi vi sono le morti del capitano Natale de Grazia, della giornalista Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, causate perchè avevano scoperto la verità sul traffico internazione di rifiuti tossici e radioattivi».
«Il popolo calabrese – conclude – rivendita e pretende la verità su ciò che è stato affondato nei nostri mari e sotterrato nelle nostre montagne. Lotteremo affinchè anche questa vicenda non si trasformi in uno dei tanti «segreti italiani», dei quali non sarà mai possibile conoscere la verità».


http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/cosenza_nave_veleni_commodari_prc_7537.html