giovedì 24 luglio 2008

E' finita la prima giornata di Congresso

Dopo che la prima giornata congressuale si è conclusa, possiamo in breve ricapitolare quanto successo:

  • alle 17 e 02, Erminia Emprin, presidente della commissione per il congresso, apre i lavori;
  • vengono ufficializzati i voti complessivi di ogni mozione e vengono ripartiti i delegati;
  • Graziella Mascia ha tenuto un toccante e commosso discorso di commemorazione del compagno Ivan Bonfanti, giornalista di Liberazione, scomparso pochi giorni fa;
  • il presidente dell’ANPI Ricci ha reso omaggio a Giovanni Pesce, partigiano ed ex dirigente di Rifondazione Comunista;
  • vengono inviati i saluti del congresso al presidente Napolitano e viene letta la sua risposta;
  • vengono letti i messaggi del presidente della Camera Fini e quello del presidente del Senato Schifani ed entrambi vengono accolti dalla platea con qualche fischio;
  • il sindaco di Chianciano e il segretario della federazione di Siena portano i saluti del comune e del PRC Senese;
  • Helmuth Scholtz, in sostituzione del presidente Lothar Bisky, porta i saluti del Partito della Sinistra Europea cui il PRC fa parte;
  • inizia la presentazione delle mozioni (20 minuti massimo per ogni rappresentante) che avverrà in ordine dei voti conseguiti da ogni documento.
Riassunto degli interventi dei rappresentanti delle 5 mozioni

Il primo a parlare è stato Nichi Vendola del documento secondo il quale ha ribadito che non è sua intenzione sciogliere il partito e di voler ricostruire un blocco sociale d’opposizione, anche scendendo in piazza. Inoltre, rivolgendosi alle altre mozioni, ha parlato di ricomposizione unitaria e, cosa da sottolineare, nel proprio discorso non ha mai nominato la costituente di sinistra.

E’ stata poi la volta di Maurizio Acerbo della mozione 1, che ha sottolineato il fatto che il gruppo dirigente del PRC non deve negare il proprio passato, e che Rifondazione è e rimarrà un partito Comunista. Naturalmente, è stata rilanciata la proposta di gestione unitaria del partito, è stato ribadito il fatto che alle Europee Rifondazione deve presentarsi col proprio simbolo e programma, è stato gridato con forza che la prospettiva del partito deve essere la Sinistra Europea e non il Socialismo Europeo.

Per il documento 3 ha parlato Sandro Targetti, il cui discorso è stato tutto incentrato sul fatto che la base ha chiaramente manifestato la propria contrarietà all’ipotesi di costituente di sinistra ed ha ribadito che il prossimo obbiettivo di Rifondazione deve essere l’unione di tutti i comunisti.

Claudio Bellotti ha presentato la mozione 4. Il rappresentante dell’area operaista di “Falce e Martello” si è rivolto a Nichi Vendola, chiedendogli perché il documento 2 è fortemente contrario ad una svolta a sinistra, chiara e profonda. Inoltre anche’egli ha detto che la gestione unitaria può essere possibile, a patto che questa ponga le proprie basi nell’opposizione sociale.

Ultima a parlare è stata Mercedes Frias, per il documento numero 5. La rappresentante ha evidenziato l’anomalia della propria mozione, la quale aveva come unico scopo quello di far si che il Partito arrivasse integro al congresso. Ora che tale obbiettivo è stato raggiunto, il compito della mozione dal titolo “Disarmiamoci” è finito e perciò 10 delegati appartenenti a quest’area, potranno votare come meglio credono.

Dopo l'intervento della Frias sarebbe stata la volta di votare le liste di nomi per le varie commissioni, ma un ordine del giorno ha proposto che, tranne quella di Verifica Poteri, le altre venissiro elette nella mattinata di domani, visto che alcuni delegati dovevano ancora raggiungere Chianciano. Al momento non sono riuscito a capire se tale OdG si passato o no. Ve ne darò conto domani.


OFF CHRONICLE: ma era Vendola o Ferrero a parlare? L'abbandono del termine "costituente della sinistra", l'opposizione sociale, la discesa in piazza... In cambio del tozzo di pane non negoziabile (Vendola segrtario), la gestione unitaria è sempre più vicina (e sotto sotto, è quello che vogliono anche i finti duri e puri della mozione 3,4 e dell'ormai defunta 5).


Luciano



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