nessun dorma!
Attraverso il decreto 112, convertito in legge il 6 agosto scorso, il Ministro Gelmini ha operato pesanti tagli di bilancio per le Università e ha dato facoltà agli Atenei italiani di trasformarsi in fondazioni di diritto privato. All’orizzonte si profila lo spettro concreto, inquietante, della privatizzazione e l’intero sistema scuola-università rischia di conoscere una trasformazione epocale a danno dei più deboli.
La legge 6/8/2008 prevede infatti una decurtazione, nel prossimo triennio, di circa un miliardo e 500 milioni di Euro dal fondo di finanziamento ordinario (già largamente insufficiente), che renderà impossibile il normale svolgimento della ricerca e della didattica.
Ciò che deve preoccupare ancor più fortemente noi studenti è la prospettiva di veder trasformate le università da pubbliche in private. Questa legge rappresenta un attacco violentissimo alla funzione della formazione statale con i seguenti rischi:
1. privatizzazione delle università, che rispondendo a logiche di mercato rischierebbero di essere gestite direttamente dalle lobby di affari e di potere;
2. innalzamento sproporzionato delle tasse universitarie, che provocherà una selezione preventiva e classista degli studenti, lontana da ogni criterio di merito;
3. conseguente perdita, di fatto, del diritto allo studio, sancito dalla Costituzione Repubblicana e conquistato al costo di dure lotte;
4. concreta e definitiva privazione, per i giovani appartenenti alle classi meno abbienti, di ogni possibilità e speranza di riscatto sociale.
Alla luce delle Assemblee del 24 Luglio e del 25 Settembre scorsi, la componente studentesca della Facoltà di Lettere e Filosofia ha deciso di mobilitarsi contro il Decreto Gelmini per ostacolarne l’attuazione. È un pesante attacco alla cultura e alla ricerca italiana, nei confronti del quale abbiamo il dovere di reagire con decisione e unitarietà, accantonando per un attimo le tradizionali divisioni ideologiche che ci allontanano.
Trovandoci in piena sintonia con le posizioni di docenti e ricercatori della Facoltà di Lettere e Filosofia, assieme a loro sosteniamo:
·
· L’informazione capillare degli studenti e delle loro famiglie sulle conseguenze del Decreto Gelmini, che comporterà un aggravio delle tasse universitarie.
·
· La preparazione di ulteriori azioni di lotta, che potrebbero contemplare anche il blocco delle attività didattiche e degli esami di profitto, e forme di occupazione degli edifici dell’ ateneo.
Gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia
- 08 Ottobre 2008, ore 10.00 Aula FILOL. 8, ASSEMBLEA GENERALE
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