Le manovre dei fascisti devono essere chiare.
Piazza Navona, ma anche altre precedenti manifestazioni, insegnano: la strategia dei fascisti è quella di cercare di conquistare la testa dei vari cortei e per fare ciò non esitano, come nel loro stile, ad usare bastonate e cinghiate!
Una volta che riescono in questo obiettivo, dai loro camion mettono musica ad alto volume in modo da spargere euforia nei partecipanti dei cortei, i quali presi dall’ebbrezza della musica (maledetto freakkettonismo!) non si rendono conto di quale gruppo stia guidando la manifestazione.
Quando qualcuno finalmente si accorge della manovra dei fascisti, questi ultimi, cavalcando la populistica e demagogica moda dell’apolitica, lanciano cori del tipo “ne rossi, ne neri, ma liberi pensieri”. I manifestati, già di per se inebetiti dalla musica (inebetiti e basta!), subito si accodano a questi slogan, in modo da farsi vanto della loro radicalità nello scagliarsi contro il sentimento politico (ed esibire la propria ignoranza!).
Così facendo, i fascisti non solo riescono a prendere la testa dei vari cortei, ma riescono anche a porsi agli occhi dei manifestanti come coloro che difendono la neutralità del movimento e che rifuggono la politica.
Proprio a causa di tutto ciò, è arrivata l’ora di smetterla con questa neutralità che sa tanto di democrazia cristiana e socialdemocrazia. E’ arrivata l’ora che il movimento si dichiari fortemente antifascista. E’ arrivata l’ora di rifiutare ed espellere (anche usando la forza) ogni manifestazione fascista presente nel movimento. E’ ora che la cosiddetta Onda cambi il proprio status indefinito e diventi un’Onda Rossa!
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