venerdì 12 settembre 2008

11 Settembre, l'altra verità

Dell'11 settembre 2001 si sa già tutto. Gli attentati hanno provocato 2992 morti e migliaia di feriti. Ma fin dal primo momento la versione ufficiale, che vede Al Qaeda come responsabile degli attacchi, si è scontrata con altre versioni, che i media non hanno riportato ma che in Rete circolano da anni. Quello che gli Stati Uniti hanno sempre raccontato è che 19 terroristi hanno dirottato 4 aerei, dirigendoli verso obiettivi di grande rilevanza. Due furono mandati a schiantarsi contro il World Trade Center, uno contro il Pentagono e l'ultimo cadde in un campo della Pennsylvania, dopo che i passeggeri si erano ribellati. Il probabile obiettivo di quest'ultimo velivolo era la Casa Bianca. Dovevano essere indistruttibili, progettate per reggere all'impatto di multipli aerei commerciali, grazie alla poderosa serie di piloni centrali di acciaio di supporto, ed alla struttura esterna, a maglie in acciaio incrociate. Invece le Torri Gemelle sono crollate nel giro di un'ora. Dopo gli impatti dei due velivoli, le due torri avevano oscillato e scricchiolato per qualche minuto, ma erano tornate stabili e immobili, con il carico ottimamente redistribuito.
Gli incendi, provocati dal carburante presente negli aerei, non avevano avuto una lunga durata, come è possibile notare dal fatto che il fumo era diventato velocemente nero, segno che le fiamme avevano finito di consumare il materiale disponibile. Questo è il punto principale su cui si basa la teoria di chi non crede alla versione ufficiale. Mancano infatti tutte le condizioni per cui le due torri sarebbero dovute crollare. Le temperature non sono mai arrivate a 1500 gradi, temperatura necessaria a fondere l'acciaio. Tutti quelli che sono riusciti a scendere le scale hanno raccontato di aver trovato molto fumo, ma poco calore e pochissime fiamme. Un altro elemento curioso è quello della precisione del crollo. I due edifici sono andati in mille pezzi senza coinvolgere nessun altro edificio delle vicinanze. E bisogna ricordare che si parla del centro di Manhattan.
Molte testimonianze che parlano di "multiple esplosioni", avvenute prima e durante i crolli stessi. I detriti sono stati lanciati con forza in orizzontale, a grande distanza, e addirittura verso l'alto, tutto si è ridotto in polvere finissima, senza che sia rimasto un solo blocco di cemento intatto, l'acciaio dei piloni rimasto sia stato svenduto o riciclato in gran fretta, senza che nessuno potesse prima analizzarlo e come ultimo e più inquietante, il fatto che la proprietà - fresca di poche settimane - avesse appena stipulato un vantaggiosissimo contratto assicurativo contro attacchi terroristici hanno fatto pensare a molti che si fosse trattato di demolizioni controllate
Il mistero più grande per quanto riguarda l'attentato al Pentagono è inerente all'aereo. Mentre tutti hanno visto le immagini del World Trade Center, non esistono testimonianze dirette su quanto accaduto a quello che doveva essere l'edificio più sicuro del mondo. Su 85 telecamere che inquadrano la zona, nessuna riesce a mostrarci l'aereo in avvicinamento
Il governo statunitense ha sempre detto di aver perso ogni contatto con questo aereo, ma esiste
una testimonianza che non solo scredita questa ipotesi, ma ammette che il vicepresidente Dick Cheney sapeva esattamente cosa stava per accadere al Pentagono.
La tesi più probabile sembra quella di un missile, cosa che giustificherebbe lla scia bianca visibile nelle uniche inquadrature rese pubbliche. In queste immagini, si vede anche il velivolo raso terra, mentre tutte le foto mostrano come l'aereo non potesse volare in orizzontale, a causa dei rulli di cavo elettrico e del camion generatore. Manca inoltre la classica buca, che l'aereo avrebbe dovuto scavare, arrivando con una qualsiasi inclinazione. Ci sono inoltre testimonianze contraddittorie, in cui almeno una ventina di persone parlano di "missile", "piccolo aereo", o "missile con le ali". Non certo di un aereo di linea. La versione ufficiale parla di "penetrazione", ma questa non sembra trovare riscontri. Il foro d'ingresso è largo solo 20metri, mentre l'apertura alare di un aereo dello stello modello è almeno del doppio, e sulla facciata non ci sono i segni dei motori, tanto che, ad esclusione del foro di entrata, è rimasta intatta. Il timone di coda avrebbe dovuto colpire almeno due finestre, che hanno invece resistito. Non ci sono rottami che possano essere riconducibili ad uno schianto aereo: non sono stati trovati sedili, valigie, e i pochissimi detriti ritrovati non appartengono ad un Boeing. I rottami sono stati spostati in tutta fretta, invece di essere analizzati. Curiosamente però, tutti resti dei passeggeri sono stati identificati.
Viste l'alta velocità dell'aereo e la particolare "robustezza" della facciata, a causa dei 45° di angolazione l'aereo non poteva in alcun modo "disintegrarsi" contro la stessa, ma doveva rimbalzare - pur distruggendosi in varie parti - all'esterno del Pentagono.
Il quarto aereo è quello più misterioso. Il volo UA93, un Boeing 757 della United secondo la versione ufficiale è stato abbattuto dai passeggeri in rivolta, precipitando in una zona rurale della Pennsylvania senza lasciare un solo frammento che permettesse di identificarlo. Del volo United 93 sappiamo tutto. Sappiamo che i passeggeri hanno chiamato i loro famigliari per avvertirli del dirottamento, venendo a conoscenza di quanto era accaduto al World Trade Center e al Pentagono. Hanno deciso cosa fare e si sono immolati per evitare un'altra strage. Famosissima è diventata la frase di Todd Beamer, "Let's roll", mentre avvisava la torre di controllo che i passeggeri stavano per fare qualcosa.
In questo caso la scomparsa dell'aereo è ancora più sconcertante, poiché non abbiamo a che fare con un edificio come il Pentagono, che può averne inghiottito una parte, ma con una semplice buca a cielo aperto, perfettamente ritagliata nel terreno, relativamente stretta e poco profonda, nella quale non si vede assolutamente nulla che si possa ricondurre ad un Boeing 757 carico di carburante e di passeggeri. Inoltre la buca ha una inquietante somiglianza con quelle lasciate dall'esplosione di una bomba.
Anche qui, non è stato ritrovato nè un timone di coda, un'ala, un pezzo di fusoliera, un motore, un portellone, un sedile, una valigia. Nulla di quanto normalmente si ritrova quando cade un grosso aereo di linea. I rottami ritrovati attorno alla buca sono semplici frammenti di ferraglia, non più lunghi di una ventina di centimetri e appartenibili a qualsiasi cosa.
Perché dunque costruire una buca ad arte? Cosa c'è da nascondere? L'ipotesi più gettonata è che l'aereo sia stato fatto esplodere in volo, abbattuto dall'aviazione militare americana e che la favola di United 93 sia solo un modo per celebrare il coraggio di quei passeggeri.
Un'altro fatto curioso riguarda i rottami veri e propri dell'aereo. La posta, che viaggiava nel cargo, è stata trovata a oltre 8 miglia dal luogo dell'impatto, mentre altri rottami sono stati recuperati in un lago a due miglia dalla buca. Distanze che non sono giustificabili dalla dinamica ufficiale dei fatti.
Ci sarebbero migliaia di quesiti da fare, ma io come consiglio a chi non vuol essere preso in giro ed è assetato di verità, consiglio di informarsi su Internet, basta cercare e le informazioni si snocciolano una dopo l'altra.


PIETRO CIARDULLO

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