lunedì 29 giugno 2009

Colpo di stato in Honduras, le riflessioni di Fidel

http://www.granma.cu/italiano/2009/junio/vier26/reflexiones.html

LE RIFLESSIONI DI FIDEL

Un gesto che non si dimenticherà

(da CubaDebate)

Sospendo una lavoro che sto elaborando da due settimane su un episodio storico, per esprimere la mia solidarietà al presidente costituzionale di Honduras, José Manuel Zelaya.

È stato impressionate vederlo, attraverso TeleSur, arringare la popolazione di Honduras. Ha denunciato energicamente la brutale azione della reazione, che vuole impedire un’importante consultazione popolare.

Questa è la democrazia che difende l’imperialismo!

Zelaya non ha commesso violazioni di sorta delle leggi. Non ha compiuto azioni di forza. È il presidente ed il Comandante generale delle Forze Armate dell’Honduras.

Quello che accadrà sarà una prova per la OEA e per l’attuale amministrazione degli Stati Uniti.

Ieri si è svolta una riunione dell’ALBA, a Maracay nello Stato venezuelano di Aragua. I leaders latinoamericani e dei Caraibi che hanno parlato, lo hanno fatto brillantemente sia per l’eloquenza che per la loro dignità.

Oggi ascoltavo i solidi argomenti del presidente Hugo Chávez che denunciava l’azione golpista attraverso il canale Venezolana de Televisión.

Non sappiamo che cosa accadrà stanotte o domani in Honduras, ma il comportamento valoroso di Zelaya passerà alla storia.

Le sue parole ci hanno fatto ricordare il discorso del presidente Salvador Allende, quando gli aerei da guerra bombardavano il palazzo presidenziale, dove morì eroicamente l’11 settembre del 1973.

Stavolta vediamo un altro presidente latinoamericano che entra con il popolo in una base aerea per reclamare le schede elettorali della consultazione popolare confiscate illegalmente.

Così agisce un Presidente e Comandante Generale!

Il popolo dell’Honduras non dimenticherà mai questo gesto!

Fidel Castro Ruz -

25 giugno del 2009

Ore 20.15 ( Traduzione Gioia Minuti)

Nessun commento:

Posta un commento