Questo articolo è notizia di oggi: leggetelo, leggetelo bene.
Fatto? Ecco. Ora vi faccio un esempio "faunistico": se io prendo una dichiarazione dell'immaginario "Consiglio mondiale dei felini", il quale denuncia la violenza dei cani sui gatti e poi ne faccio un articolo dal titolo "Ecco chi uccide i nostri mici", secondo voi faccio buon giornalismo? Di sicuro no, svolgo il mio lavoro in maniera unilaterale, ascoltando e risaltando un unica voce, quella che mi fa più comodo.
Questo è quello che ha fatto Repubblica col suo lantinoamericanista Omero Ciai, il quale ha preso come spunto un dossier del governo colombiano (bella imparzialità!) e da questo ha gettato giù un pezzo in cui alcuni esponenti di Rifondazione Comunista fanno la figura dei guerriglieri.
Il nostro blog della questione PRC/FARC aveva parlato già tempo fa e da allora continuiamo a ripetere che questa campagna contro il partito è vacua. Ramon Mantovani e Marco Consolo, i due dirigenti messi al centro della bufera, già da tempo hanno specificato che i rapporti che hanno avuto col gruppo colombiano, erano esclusivamente tesi a cercare un accordo col governo Uribe e, oltre tutto, delle loro azioni erano informate anche le istituzioni italiane. Pierferdinando Casini ha portato la propria testimonianza a favore di questa versione, dichiarando che quando egli fu presidente della Camera, il suo ufficio era pienamente al corrente dell'attività dei due esponenti di Rifondazione.
In sostanza, dov'è lo scandalo?
Luciano
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