Pochi giorni fa su "il Manifesto"è stato pubblicato un appello per la Ricostruzione del Partito Comunista firmata da mille Compagni, tra i quali anche molti del nostro Circolo.
Ben felici e consapevoli di questa scelta non avremmo mai immaginato che tale iniziativa avrebbe creato tanto clamore, ritenendo l'appello stesso molto costruttivo, semmai ci saremmo aspettati, leggittimamente, qualche discussione sui tempi. Bene, il giorno stesso si è scatenato un vero e proprio putiferio, con molti compagni accusati di fomentare una nuova scissione e e con una vera e propria caccia al traditore. La nostra posizione in merito è stata molto chiara sin dal primo minuto: secondo noi le critiche che sono arrivate erano puramente e volutamente strumentali e, alla luce dei fatti odierni, siamo ancora più convinti di questa considerazione. Sarà un caso ma le critiche più feroci sono arrivate proprio da quell'area che negli ultimi due giorni ha subito importanti defezioni con la transfuga di alcuni Compagni verso SEL (di oggi il passaggio di Failla, Segretario Prc di catania e Ferreriano di ferro). Ci viene allora spontaneo chiederci se tutto quel ambaradan non è stato preparato a tavolino per innescare una guerra fratricida tra coloro che all'interno del PRC vedono come obiettivo comune quello della Rifondazione di un grande unico partito Comunista. Una mossa astuta per chi, da dietro le quinte abilmente, si oppone a questo progetto e che da tempo aspettava l'occasione per creare guerre intestine, per chi non vuole prendersi le responsabilità della diaspora dei Comuniti verso Sel, ma che in realtà magari non aspetta altro che una buona scusa per fare il grande salto. In conclusione, invitiamo i Compagni ad essere vigili, a non cadere in trappole che potrebbero rivelarsi fatali. Non sarà certo un appello, di per sè costruttivo, a bloccare il processo di unificazione dei Comunisti, semmai stiamo attenti a chi gioca al massacro, a chi non ha alcun interesse nel coltivare questo sogno e pensa invece al modo migliore per virare verso i lidi Vendoliani, oggi sempre più di moda.
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