mercoledì 18 novembre 2009

TRAGEDIA SUL LAVORO

Abbiamo appena appreso la notizia della tragica morte di un nostro caro concittadino Francesco Belcastro, a causa di un incidente sul lavoro; l'ennesima vittima senza nome di una tragedia che quotidianamente dilania il nostro Paese, ma di cui nessuno parla. Milletrecentovenotto morti ogni anno.. è la media dei caduti sul lavoro; sono cifre da guerra. Ma questa non è una guerra per il petrolio... è una guerra combattuta giorno per giorno da gente costretta a lavorare per pochi soldi, senza difese, senza tutele. Le morti sui luoghi di lavoro non sono incidenti. dipendono dall' avidità di chi rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza e dal disprezzo per la vita. La vita degli operai, naturalmente, degli edili, dei braccianti, la vita precaria di chi per tirare avanti è magari costretto a lavorare otto, dieci ore di seguito su di una impalcatura, senza protezioni di sorta, o di chi deve manovrare macchinari con i sistemi di sicurezza disattivati, per aumentare la produttività. e dipendono dall' incapacità o connivenza di chi dovrebbe approvare leggi più stringenti e farle rispettare: lo Stato. Intorno a questi numeri da ecatombe tutto tace......sarebbe ora di risvegliare una vera e propria coscienza sociale......ma a quanto vedo le persone sono troppo materialiste per capire queste cose. Con questo non voglio fare una questione politica, perchè la tragedia che ha sconvolto una famiglia e un'intera comunità ora viene prima di tutto!!! ma quanta gente onesta dovrà morire prima che qualcuno prenda provvedimenti??? Ciao Fofò!!!

Pietro Ciardullo e Camillo Borchetta

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