mercoledì 16 settembre 2009

Guagliardi (Prc): "Il Pd non coinvolga il Prc"

Per favore non coinvolgete Rifondazione comunista, né il segretario nazionale Paolo Ferrero, nel dibattito interno al Congresso del Partito democratico in chiave anti-Loiero". A sostenerlo è Damiano Guagliardi, assessore regionale al Turismo e esponente del Prc. "Dall'ultimo Comitato politico nazionale - ha aggiunto - il Prc ha una gestione unitaria e con questo atto ci si avvia verso una gestione unitaria anche del Partito Calabrese, all'interno del quale non ci saranno più Prc di Ferrero, o di Grassi, o di Bellotti e così via. Ci sarà un Partito che discuterà anche animatamente sulle prospettive, ma che, infine, democraticamente ed autorevolmente prenderà la sua decisione. E nella discussione entreranno in ballo le scelte dello scorso anno rispetto al rapporto con quel centrosinistra e la volontà di impedire ad ogni costo che questa Regione venga consegnata alle destre". "Discuteremo - ha sostenuto Guagliardi - di sanità, di sviluppo, di politiche sociali, di politiche del lavoro e in particolare anche della nostra esperienza di gestione di uno dei segmenti più importanti delle attività produttive calabresi: il turismo e i beni culturali. Giudicheremo complessivamente l'esperienza Loiero e dell'intero centrosinistra di questa legislatura e non ci faremo condizionare dai congressi o dalle faide interne del Partito Democratico". "Comprendiamo - ha proseguito - lo sforzo e il travaglio che questa nuova formazione politica sta vivendo, ma non vogliamo essere corresponsabili della follia di qualche suo componente che preferirebbe cedere il governo regionale alle destre piuttosto che governare con Loiero. Allora mi chiedo: ci sono le condizioni in Calabria per battere la destra e il Pdl che tutti conosciamo? Ci sono le condizioni dopo cinque anni di attacchi continui alla Calabria e non solo al presidente Loiero per ravvivare l'entusiasmo e la speranza di un nuovo corso? Ci sono aspetti positivi di questa esperienza regionale che possano indurci a rimetterci insieme e a rafforzarci per costruire un progetto e un programma su cui continuare? Queste sono le questioni in campo, non Loiero, se vogliamo vincere ancora. Ma si avverte il senso dell'autodistruzione e della volontà lucida di rompere e chiudere ogni possibilità di dialogo". "Mi si dica - ha concluso Guagliardi - chi ha la certezza dentro il Partito Democratico che qualora lo scontro tra caimani ed alligatori finisca con una strage collettiva, Rifondazione Comunista sia disponibile ad una alleanza con il coccodrillo che si tinge di rosso e di sinistrismo? Per favore, per la seconda volta, non coinvolgete Rifondazione Comunista nelle paludi del Partito Democratico".

Nessun commento:

Posta un commento