domenica 3 maggio 2009

Regione Calabria: parte del PRC boccia la reintroduzione del Ticket

REGGIO CALABRIA - «Capisco la sensibilità sociale che una forza politica come Rifondazione comunista può avere, ma quella sensibilità ce l’abbiamo anche noi. Siamo una coalizione di centrosinistra, la tutela delle fasce più deboli della società calabrese è un elemento che abbiamo sempre tenuto in considerazione, dal piano casa al piano sociale ». Si sfoga con alcuni giornalisti a tarda ora il presidente della giunta regionale Agazio Loiero. La seduta del consiglio regionale si è conclusa da alcuni minuti e il presidente si sofferma davanti alla telecamera di una tv di Reggio, a commentare una giornata che ha segnato per la prima volta una spaccatura netta in consiglio regionale con una parte della minoranza (il Pdl) che abbandona l’aula in modo plateale, con Rifondazione comunista che dopo aver votato i singoli articoli del piano di rientro del debito del 2008, ha lasciato l’aula. «Da Roma mi massacrano, non posso votare», ha spiegato ai colleghi il capogruppo Nino De Gaetano. Rifondazione comunista, come è noto, è in giunta regionale nonostante il parere negativo della segreteria nazionale. Un punto irrinunciabile per il partito è
stato la reintroduzione del ticket. De Gaetano aveva presentato due emendamenti: esonero per i redditi sotto i 24.000 euro; apertura di farmacie comunali in modo da garantire la somministrazione diretta dei farmaci. Entrambi respinti. «Non è escluso che sull’eliminazione del ticket noi in passato abbiamo sbagliato, per mantenere fede a una forzatura in campagna elettorale», commenta il presidente della giunta regionale. «Oggi - chiarisce - cerchiamo di tutelare le fasce più deboli della società, vicino alla soglia di povertà. Però dobbiamo considerare che per quattro anni l’abbiamo tolto a tutti i cittadini calabresi». Sollecitato dal giornalista il presidente aggiunge: «Può darsi pure che sia stato un errore, ma è stato anche un vantaggio per la popolazione. Capisco la sensibilità di Rifondazione comunista, ma oggi abbiamo bisogno di applicarlo».
Con la legge regionale approvata venerdì sera sono stati introdotti controlli sulla prescrizione
dei farmaci per verificare la sperequazione della spesa sul territorio regionale con zone dove ha raggiunto il 25% del fondo sanitario regionale, mentre la media nazionale è del 14%. Il presidente Loiero commenta anche la decisione dei consiglieri regionali del Pdl di abbandonare l’aula. «E’ iniziata la campagna elettorale, hanno fatto un incontro poco prima della seduta con il coordinatore regionale, fino all’altro giorno hanno sempre collaborato». Il governatore non nasconde l’amarezza spiegando che «mai» avrebbe voluto tenersi la delega della Sanità, ma oggi, vista l’emergenza, non può fare diversamente, ma sottolinea «ho sempre coinvolto la minoranza».

1 commento:

  1. la fiducia dei calabresi che votò il centrosinistra 4 anni orsono è stata tradita. il governo della sanità con la eredità la sciata dal centrodestra non meritava la cura dela lomoro prima( che ha lasciato ... liberi.. alla direzione degli uffici sanità tutti i responsabili veri dello sfascio! e po il presoidente loiero. Bisogna combattere la mafia ma il gen. cetola che centra con la erogazione del servizio sanitario? le commissioni prefettizie attive da oltre 15 anni che valore hanno? la presenza dei rifondatori e dei comunisti in giunta aggrava la reponsabilità diLoiero che riconsegnerà la calabria alla destra

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