(ASCA) - Catanzaro, 8 gen - ''Che la situazione nella piana di Gioia Tauro fosse intollerabile, esplosiva, lo avevamo ribadito proprio due giorni fa, alla vigilia del vertice in Prefettura, a Reggio Calabria, presieduto dal ministro dell'Interno Maroni, invitandolo a dedicare un'ora del suo tempo per toccare con mano la problematica e, proprio ieri, in concomitanza con il vertice in prefettura, a Rosarno e' scoppiato letteralmente il caos''. Lo afferma Michelangelo Tripodi, assessore regionale della Calabria e segretario regionale del Pdci.
''Sparatorie, feriti, scontri tra immigrati africani e forze dell'ordine. Scene di guerriglia urbana intollerabili - dice Tripodi - per una societa' civile e conseguenza diretta della sconcertante e disumana politica, fondata sui respingimenti degli immigrati e sull'introduzione del reato di clandestinita', portata avanti dal governo Bossi-Berlusconi e personalmente dal ministro Maroni''.
''Siamo stati purtroppo tristi profeti di una situazione insostenibile e vergognosa - spiega Tripodi -. Quello che e' successo ieri e sta continuando a succedere oggi a Rosarno e' di una gravita' assoluta ed e' a dir poco disarmante e vergognoso che di fronte a tutto questo il ministro Maroni, proprio questa mattina, ha parlato di situazione difficile quella che si vive nella piana di Gioia Tauro, cosi' come in altre realta', determinata dal fatto che in tutti questi anni e' stata tollerata, senza fare nulla di efficace, una immigrazione clandestina che da un lato ha alimentato la criminalita' e dall'altro ha generato situazioni di forte degrado come quella di Rosarno''.
''Il ministro Maroni - prosegue Tripodi - dovrebbe letteralmente vergognarsi, cosi' come si devono vergognare tutti quei rappresentanti del governo Berlusconi e della vena secessionista della Lega Nord che stanno portando avanti un clima di odio e di razzismo diffuso in tutta Italia. Al ministro e al governo ricordiamo che innanzitutto quella che e' in vigore sull'immigrazione e la legge Bossi-Fini e che questa ennesima e sconcertante situazione che si sta consumando nella Piana di Gioia Tauro ripropone con agghiaccianti interrogativi la problematica dell'accoglienza e la convivenza degli immigrati in zone ad alto rischio criminalita' come quella di Rosarno''.
''Ferma restando la condanna per quanto di violento e' accaduto a Rosarno - conclude Tripodi - la problematica e' forte e bisogna affrontarla di petto e una volta per tutte altrimenti si rischia grosso''.
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