giovedì 28 agosto 2008

Putin contro McCain: guerra pensata negli Usa

Tratto da: http://notizie.alice.it/notizie/esteri/2008/08_agosto/28/ne_georgia_putin_contro_mccain_guerra_pensata_negli_usa_-punto,15878438.html

Mosca, 28 ago. (Apcom) - Il recente conflitto in Ossezia del Sud avrebbe dietro un disegno pensato negli Stati Uniti e andrebbe a vantaggio di uno dei due candidati per le prossime presidenziali americane. Questa l'accusa lanciata dal premier russo Vladimir Putin, in un'intervista al canale americano Cnn e il riferimento velato sembra andare nella direzione del candidato repubblicano John McCain. "Se la mia ipotesi è confermata, poi c'è il sospetto che qualcuno negli Stati Uniti ha specificamente creato questo conflitto, al fine di produrre un aggravamento della situazione e per generare un vantaggio competitivo nella lotta per uno dei candidati per il posto di Presidente degli Stati Uniti" ha detto il premier alla Cnn, in base alle anticipazioni diffuse.

Poi di nuovo Putin contro McCain, dopo che il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha ventilato un'esclusione di Mosca dal G8. "Noi cosa dovremmo fare? Farci ammazzare per rimanere nel G8 ?" ha detto alla Cnn. "E chi resta nel G8 se ci ammazzano tutti?" ha aggiunto.

La Casa bianca, dal canto suo, ha reagito aspramente alle accuse di Putin. "Lasciare intendere che gli Stati uniti abbiano orchestrato quella cosa per conto d'un candidato politico, non sembra razionale", ha detto la portavoce Dana Perino.

La Georgia - secondo la parte russa - ha dato il via l'8 agosto ai combattimenti in Ossezia del Sud, bombardando la capitale di Tskhinvali. Vittime dei conflitti armati, secondo le autorità dell'Ossezia meridionale, sono 2.100 persone. E ora la Russia spera che gli Stati Uniti - dice Putin - intervengano e fermino le azioni aggressive della Georgia in Ossezia. "Abbiamo aspettato che gli Stati Uniti intervenissero nel conflitto e bloccassino le azioni aggressive della leadership georgiana" , continua il premier, che ha respinto le accuse di aggressione da parte della Russia. "Non è così, non siamo noi a dover fare in modo che di non dover attaccare qualcuno: non siamo stati noi ad aver attaccato. Noi piuttosto chiediamo garanzie di non essere più attaccati, e che nessuno uccida i nostri cittadini" - ha detto Putin, con un chiaro riferimento alla maggioranza di abitanti dell'Ossezia con passaporto russo. Nel frattempo da Moca giungono informazioni relative al ritrovamento di un passaporto di un cittadinno americano in un rifugio di forze speciali georgiane vicino a Tskhinvali..

Il primo ministro della Federazione russa ha poi rilevato che spesso si è parlato recentemente di minacce da parte della Russia. "Noi siamo con voi seduti a parlare pacificamente nella città di Soci" ha continuato rivolgendosi al reporter Usa. "A qualche centinaio di chilometri da qui sono arrivate le navi degli Stati Uniti con missili a bordo e armi. Non sono le nostre navi a venire da voi, sono le vostre alle nostre coste", ha sottolineato in riferimento alla situazione nel Mar Nero. Per poi tagliar corto "Non vogliamo complicazioni, non vogliamo nessuno con cui litigare o con cui combattere. Vogliamo una buona cooperazione e il rispetto per noi e per i nostri interessi".


Luciano

1 commento:

  1. Vi invito a rispondere online a 7 domande; sono domande sulla guerra, domande su un tema che ci sfiora ma non ci tocca.

    http://grossocactus.blogspot.com/

    Se vi viene facile copiatevi il link. Sarebbe fantastico avere un
    plebiscito popolare, ma...

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